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sabato 23 dicembre 2023

VEGANISMO VS ONNIVORISMO?


Penso che la scelta su cosa mangiare sia molto personale, come per le scelte terapeutiche. D'altronde sappiamo tutti ormai che il cibo può essere nutrimento, veleno o medicina.

Personalmente ho provato per tanti anni il vegetarianesimo, il veganismo, la macrobiotica e l'igienismo. E a volte sono stato anche integralista. Finché, tra scelte per rispettare ora gli animali, ora l'ambiente, ora la salute, ora lo sfruttamento del lavoro... a un certo punto non sapevo più che mangiare! 

Quindi sono scoppiato e ho abbandonato tutto.

Dopo un lungo periodo di tempo, negli ultimi anni, ricominciando a interessarmi della questione, ho capito che molte mie prese di posizione passate erano ideologiche, soprattutto quelle etiche. E in realtà gli studi più recenti non confermano per nulla la mia passata scelta filo veg.

Ho quindi imparato che il problema del veganismo (che idealmente mi piacerebbe poter seguire se fosse salutare), di macrobiotica e vegetarianesimo, è che qualunque carboidrato, che sia frutta, verdura, pane o cereali (sia bianchi che integrali, sia grezzi che lavorati), ma anche i legumi (erroneamente considerati proteici), diventa zucchero nello stomaco, e innalza

 la glicemia, producono picchi glicemici, che comportano nel tempo resistenza insulinica, ipertensione, fegato grasso, sovrappeso, e altri scompensi, conseguenti malattie cardiache, e tutta una serie di malattie che sono proprio le più diffuse.

Noi non siamo geneticamente costruiti per mangiare tutto questi carboidrati e zuccheri, perché l'agricoltura che ci offre tutti questi vegetali è recente, ha più o meno 10.000 anni, i prodotti caseari, anche questi dannosi, sono ancora più recenti.

Per tutto il resto del tempo, prima di questi 10.000 anni, prima della agricoltura, la nostra fonte di alimentazione principale era carnea, cacciagione e pesca, con frutta e semi, occasionalmente verdure, cereali assenti o scarsi.

Come mangiavano i nativi americani, come mangiavano in generale tutte le popolazioni indigene, australiane o africane, caucasiche.

Chiunque può comprendere che il vegetarianesimo, ancor più il veganismo, non è stata la nostra alimentazione nelle decine e decine di migliaia di anni nella nostra evoluzione.

Il veganismo è qualcosa che ci possiamo permettere solo da qualche decennio, grazie alla rivoluzione verde che ha permesso la produzione di grandi quantità di cereali, frutta, e verdura, oltre alla chimica che ha permesso lo sviluppo di processi di trasformazione inimmaginabili, compresa la creazione di cibi completamente innaturali come le bistecche di soia, ma anche produzioni tradizionali come tofu e tempeh, non è roba che esiste in natura.

Il veganismo è uno stile alimentare recente e artificioso, la conseguenza di un falso progresso che è andato a discapito dell'ambiente e della salute.

Non che chi sceglie di mangiare da onnivoro o carnivoro, non si ritrovi con il grosso problema della qualità e varietà della carne o del pesce. Sì cerca di mangiare meno adulterato possibile, ma sicuramente i danni che arreca l'onnivorismo, se non si eccede, come in ogni cosa, sono minori di quelli delle scelte filo vegetariane.

Finisco con il ribadire che comunque qualunque scelta è da rispettare, invito chiunque a verificare quanto sia corretto quel che dico.

Volevo avvisare chi, come me una volta, pensa che la scelta veg sia la migliore o più salutare.

lunedì 11 dicembre 2023

Le democrazie più evolute

 ...Siamo cresciuti con l'idea di essere, in Europa e Occidente, le democrazie più evolute, portatrici di etiche e principi morali come nessun altro paese nella storia umana e nel mondo...

Ma negli ultimi anni, e in particolare dal 7 ottobre, abbiamo scoperto e compreso, dalla dittatura sanitaria al genocidio di Gaza, di essere invece vittime impotenti, e complici obbligati di governi perfino peggiori di quello nazista.

Che la nostra ricchezza e benessere sono dovuti alla colonizzazione e al dominio per secoli di quasi mezzo mondo.

Già per questo più di metà del mondo ci temeva e odiava. Ma con la complicità nel genocidio di Gaza siamo diventati i nazisti del Terzo Millennio...




venerdì 8 dicembre 2023

Discussione sulla dannosità della mammografia, e non solo

Germanus:
STUDIO SHOCK. MAMMOGRAFIE CORRELATE A UN AUMENTO DELL'84% DELLE MORTI PER CANCRO AL SENO.
Una ricerca ufficiale dimostra che le mammografie sono responsabili di un aumento dell'84% delle morti per cancro al seno rispetto a chi non ha mai partecipato a questa pratica.

Rossella:
Qualche tempo fa ho visto questo video di Roy de Vita ....sono un po' confusa...https://www.facebook.com/watch/?v=1546038559469851

Purtroppo devo ammettere che anche io da un pò di tempo sono confuso, e amareggiato, perchè mi sto rendendo conto che oramai ci sono fattori generali che rendono complesso capire cosa davvero fa bene e male.

In primo luogo perchè ci sono forti interessi in gioco sia nella medicina istituzionale, ma oramai anche nella medicina cosiddetta alternativa, e anche perchè esistono una marea di studi, alcuni pochissimo scientifici, altri scientifici ma con validità minore, altri scientifici con maggiore validità (dipende dalle metodologie), per cui è davvero difficile prendere delle decisioni, indipendentemente da chi ne parla.

Devo dire che è più facile capire dove sta la verità osservando cosa dice la medicina ufficiale, istituzionale, le campagne di promozioni e terrorismo governative: quel che dicono di solito è sempre falso e serve a farci ammalare, sappiamo bene che sono megafoni di Big Pharma.

Ma anche così...ho scoperto da poco che l'integrazione di vitamina D potrebbe (uso il condizionale) non solo essere inutile ma dannosa, e temo di averne subito in prima persona il danno. Una dottoressa autorevole, seguita, preparatissima, che seguo e che la consigliava ha avuto il coraggio di intervistare l'autore di un libro sui pericoli della vitamina D, che è anche un ormone, e quindi mi sono reso conto che anche con gli integratori ci si può far male come con i farmaci. Poi scopro che la vitamina C può alterare la glicemia, chi lo avrebbe mai pensato?

Riguardo la mammografia anche lì è un problema capire... però ritorniamo al discorso: se lo dice il ministero, che sappiamo essere più ministero della malattia che della salute, è molto più probabile che sia meglio fare il contrario, e dico sul serio... Parliamo di istituzioni che intendono vaccinarci obbligatoriamente dalla culla alla RSA, che hanno fatto ricorso contro le cure domiciliari precoci annullando sentenze del TAR, ma sappiamo tutti di cosa parlo. Il video di Roy De Vita non mi convince, sia perchè appoggia le indicazioni ministeriali, sia perché a pelle non mi ispira fiducia, e infine perchè nel primo commento c'è una bella risposta di Plinio Chiesa: Veramente l’unica metanalisi condotta dalla cochrane sull’argomento non esprime affatto il parere che il rapporto rischio/beneficio sia a favore del beneficio: https://www.cochranelibrary.com/cdsr/doi/10.1002/14651858.CD001877.pub5/full?highlightAbstract=mammography%7Cmammographi È vero che è di 10 anni fa e nel frattempo ci può essere stato un miglioramento diagnostico, ma sarei curioso di leggere qualche evidenza scientifica che lo confermi…

Come abbiamo imparato sulla nostra pelle negli ultimi anni la verità non è mai certa, l’impensabile potrebbe essere realtà (istituzioni assassine dei propri cittadini e popolazione di pecore sadiche), e dobbiamo andare a tentativi e usare la nostra intelligenza, capacità di discernimento e (ampiamente sottovalutato) ascoltare il nostro istinto, soprattutto nel dubbio.

Da uomo non posso capirlo, ma sento che è praticamente come una tortura medievale, e viene da pensare che se ci fosse qualcosa di innocuo o benigno, con il trauma dell'esame potrebbe trasformarsi in maligno. O a quelle notizie di autopsie che rivelano tumori che non hanno mai dato problemi in vita.

Ci sono articoli e studi riguardo diverse patologie che svelano che la cosiddetta prevenzione sia più dannosa che benefica. Oltre alla mammografia si pratica con la colonscopia, la biopsia prostatica, alla fibromialgia, al test per l'HIV, tale e quale alla storiella del C19, lo si scopre in asintomatici e a quel punto sei un malato terminale e untore criminale. https://www.macrolibrarsi.it/libri/__aids-il-virus-inventato.php
Un conto è fare esami in caso di sintomi o sospetti per qualche rischio fondato, un conto è, come di prassi nella medicina, la ricerca a tappeto indiscriminata di fattori indicanti una malattia asintomatica, dando per certi che si sarebbe sviluppata in futuro.

In tutti questi screening il meccanismo è analogo. Fino a prima dell'esame si viveva serenamente. Dopo si diventa malati, quindi si inizia un percorso di "cura" che, se non aveva motivo di essere intrapreso, nel migliore dei casi peggiora la vita del malcapitato di turno, innescando altri problemi di salute per gli effetti collaterali, nel peggiore dei casi porta al decesso. Si pensi alla chemio, alla cura dell'AIDS, alla mastectomia, alla chirurgia nel colon, all'utero, alla prostata (devastante e inutile nella maggior parte dei casi), e così via.

Quindi alla fine conviene usare l’unica libertà che abbiamo veramente, capire le cose da soli, e decidere con la propria testa.
E per concludere vi dico che se fossero i medici a dover fare un esame analogo, dove fosse compresso il loro pene invece della mammella, vedreste che loro per primi non lo eseguirebbero!
 


venerdì 28 luglio 2023

La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati.

La nostra paura più profonda, è di essere potenti oltre ogni limite.

È la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più.

Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso?"

In realtà chi sei tu per Non esserlo?

Nelson Mandela - Meditazione

sabato 23 ottobre 2021

Riflessioni sulla libertà

In questi giorni mentre Puzzer viene elevato a eroe da quasi tutti noi difensori della Costituzione, ci sono alcune voci critiche nei confronti del suo operato. Come quella di Ugo Rossi, neo eletto consigliere a Trieste, di M3V.

E così vedo persone a me vicine, o sconosciute, che stanno difendendo a spada tratta Puzzer, portuale, così come io avrei difeso Grillo, comico, quando cominciava le sue battaglie politiche contro il Sistema.

Ascoltando un'intervista di Ugo Rossi da Mazzucco Live, devo dire che qualche dubbio lo fa venire. Però... non importa se abbia ragione o torto. Ripeto: non importa se Rossi ha ragione o torto su Puzzer.

Il punto è un altro.

Quel che voglio dire, avendo ancora nelle spalle la ferita sanguinante del Mo-Vi-Mento 5 Stalle (accanto ad altre ferite storiche, comunisti, Sinistra, Verdi, sindacati, eccetera) è che per questi motivi, pur partecipando ad alcune iniziative, pur essendo spesso un attivista e rare volte anche un trascinatore, agisco comunque relativamente, evitando di fare ciò che non sento realmente mio, controllando le mie emozioni, a differenza di ciò che ho fatto in passato.

O almeno ci provo, il 18 ottobre, quando hanno represso con violenza i manifestanti a Trieste, ho passato una intera giornata a star male per quello che vedevo e provavo, attaccato ai social in maniera ossessiva in attesa di chissà che cosa...

Dopo qualche giorno, servito a riprendermi, ho deciso che devo salvaguardare prima di tutto me stesso, ed il mio equilibrio in ogni ambito, partecipando solo a quello che scelgo, non a quello che gli altri fanno.

Per questo posso sembrare poco affidabile o incoerente, non mi importa. Al momento non esiste nessun motivo per cui modificherei la mia vita più di tanto. L’ho già stravolta e mi sono fatto male da solo molte volte, anche coinvolgendo altre persone, per cui non ho proprio bisogno di aiuto esterno.

Altresì non giudico o condanno nessuno se fa qualcosa o non lo fa, che sia il vaccino, una manifestazione, uno sciopero, eccetera. Sarebbe come obbligare altri a pensarla come me o a fare ciò che voglio io, cioè quel che fa il Sistema.

La mia indole libertaria, che dovrebbe accomunarci, pretende di decidere sul mio corpo e sulla mia vita, pretende che io mi senta libero di fare ciò che sento in ogni ambito, e allo stesso modo di lasciare altrettanto liberi gli altri.

Perchè abbiamo visto che nella vita, e nella storia, individuale e collettiva, tutto è relativo…

A tal proposito mi è venuta in mente una frase in risposta della abusata e insensata risposta degli autoritari in tema di libertà, quando dicono:

La tua libertà finisce quando inizia quella degli altri.

La mia risposta è:

La libertà di ognuno FINISCE quando cerca di imporre la sua volontà ad altri.

Mi pare più sensato...

In memoria di Pau Dones (1966 - 2020):  Dipende